Digiuno: può essere considerato una scelta per il controllo del peso corporeo, per prevenire le patologie croniche degenerative e cancro?

Può esserlo, a certe condizioni. Ragioniamo.

Il superorganismo

Il corpo umano è un organismo complesso, in cui avvengono vitali reazioni biochimiche in organi diversi per assicurare vita e salute. Il corpo umano è una vitale formula biochimica composta da molecole alimentari, respiratorie e prodotte dai batteri intestinali e sistemici. Siamo quindi un “superorganismo”, composto da cellule umane e da miliardi di cellule batteriche presenti nel nostro organismo e interagenti con i nostri organi.

Ma cosa succede quando il nostro corpo non riceve cibo adeguato ogni giorno?

Reagisce ed ha tutte le capacità biologiche per superare il limite del cibo giornaliero. Ma ad una condizione: non trasformare il DIGIUNO in CARESTIA. Il corpo umano non conosce la dieta ipocalorica (costruzione artificiale della nostra cultura), conosce il digiuno e la carestia.

Noi Umani siamo stati selezionati dalla Natura per vincere la fame!

Esiste un rapporto vitale tra cervello e fegato.

Fegato regista del metabolismo

Il corpo umano conosce il digiuno ed è stato strutturato dalla natura a superare l’assenza del cibo.

In carenza di alimenti il corpo umano utilizza la riserva di glicogeno (carboidrati) accumulato all’interno degli epatociti, cellule del fegato.

Il fegato è il regista dell’intero metabolismo cellulare ed è al servizio soprattutto del cervello. Il corpo umano ha una capacità limitata di accumulare glicogeno nel fegato. Il fegato accumula glicogeno utilizzando la dose giornaliera dei carboidrati alimentari. Dal glicogeno si ha glucosio che fuoriesce dagli epatociti per essere utilizzato dal cervello. Il cervello utilizza solo glucosio per trarre la sua energia per funzionare.

Pertanto in carenza prolungata di cibo, il fegato scarica il suo glicogeno per fornire glucosio al cervello e agli atri organi glucosio-dipendenti, cioè organi che richiedono per la loro funzionalità solo glucosio.

Il cervello richiede una fornitura continua di glucosio senza interruzioni. Il fegato scarica il proprio glicogeno per fornire glucosio al cervello.

Digiuno e carestia

Il cervello trae la sua energia solo dal glucosio, non può ottenere energia dagli acidi grassi. Il muscolo, il cuore possono trarre energia dal glucosio e dagli acidi grassi. Quando non si introduce il cibo e si entra nel digiuno il cervello riceve il glucosio dal fegato. Se il fegato scarica tutto il suo glucosio, il cervello può avere carenza di glucosio, quindi non avere energia, condizione incompatibile con la vita. In questa condizione di emergenza energetica il fegato contribuisce con la produzione di corpi chetonici ottenuti dagli acidi grassi liberati dai depositi adiposi.

I corpi chetonici sono molecole prodotte solo dal fegato, ottenute dagli acidi grassi saturi liberato dagli adipociti (cellule dell’organo adiposo). Si chiamano: acetone, acido acetoacetico e acido beta-idrossibutirrico.

I corpi chetonici possono sostituire, in via provvisoria, il glucosio quale substrato energetico del cervello.

Questo è quanto succede durante il digiuno.

Il digiuno può essere una sana pratica per ridurre la massa adiposa accumulata.

Il punto critico da evitare è il passaggio da digiuno a carestia.

IL DIGIUNO diventa CARESTIA quando i corpi chetonici superano nel sangue il valore di 3 mg /100 ml e compaiono nelle urine (esistono cartine colorimetriche in farmacia per verificare presenza di corpi chetonici nella propria urina).

In questa condizione il cervello registra la presenza di carestia alimentare e attiva un diverso profilo ormonale.

Una riduzione del cibo giornaliero, limitato ad un periodo di tempo, con la consapevolezza di reazioni che avvengono nel proprio organismo in tempo di digiuno, può essere una buona pratica. Purché il digiuno non si trasformi in carestia.

La carenza di glucosio compromette la sua trasformazione, nelle cellule umane, in ribosio, molecola che costituisce gli acidi nucleici (DNA e RNA). In carenza di glucosio, si cade in chetosi e la formazione degli acidi nucleici può essere compromessa.

 

 

Digiuno – Salute – Spiritualità

Siamo in Quaresima.

Consiglio di realizzare nel giorno di venerdì, una giornata di digiuno, come saggia scelta spirituale e di benessere psico-fisico.

Il digiuno come scelta consapevole, limitato ad una giornata, ha un valore spirituale ma è anche una sana scelta per migliorare il proprio peso corporeo e benessere.

Colazione con latti vegetali (riso o soia o avena o altro cereale…) o yogurt e cereali integrali senza aggiunta di zucchero o di cioccolato (sono biscotti camuffati), frutta, semi oleosi come mandorle o noci o nocciole…, tè verde …

 

Durante il digiuno “temporaneo” è necessario mangiare verdura cruda e cotta a piacere, dose libera condita con olio extra vergine di oliva, aceto e alcuni gherigli di noci o mandorle o pinoli o semi di zucca, pane di segale: pranzo e cena. I semi oleosi apportano proteine vegetali, omega 3, fibra alimentare prebiotica (utile per gestire il microbiota intestinale) e minerali. Sono da considerare veri integratori naturali utili nel digiuno temporaneo. Ovviamente non devono essere salati e neppure tostati.

 

Frutta fresca di stagione nello spuntino della mattina e nel pomeriggio oppure centrifugati di frutta (80%) e verdura fresca cruda di stagione (20%)

 

Bere almeno un litro di acqua durante la giornata con residuo fisso secco superiore a 500 mg / litro (migliore introduzione di minerali).

 

Durale il digiuno temporaneo si ha una variazione del profilo ormonale con netta riduzione della insulina (ormone dell’accumulo di grasso e della sensazione di fame continua). Questa riduzione di insulina permette l’attivazione dell’ormone del digiuno: il glucagone, che svolge due importanti azioni.

  1. La prima la realizza sul fegato: libera la riserva di glucosio custodito negli epatociti, cioè il glucagone compie una azione primaria per dimagrire: “scarica” il fegato dell’eccesso dei carboidrati per garantire adeguato e continuo rifornimento di glucosio al cervello, senza cadere in chetosi, in carestia!
  2. La seconda azione la svolge sugli adipociti, cellule della massa grassa. Agisce facendo uscire grassi dall’interno degli adipociti, svuotandoli, così si dimagrisce!

Buona giornata in salute.